Apprendiamo dal Telegraph dello scorso 11 febbraio che al Churchill College della prestigiosa università inglese di Cambridge si è tenuto un convegno dove Winston Churchill, lo statista britannico artefice della vittoria conto il Terzo Reich, è stato prima bollato come “La perfetta incarnazione della supremazia bianca” per poi rincarare la dose con un “l’impero britannico è stato molto peggio dei nazisti ed è durato molto più a lungo“. Churchill peggiore dei nazisti insomma.
I lettori di Iconoclastia – La pazzia contagiosa della cancel culture che sta distruggendo la nostra storia non faticheranno a riconoscere la mente dietro il convegno tenutosi, ironia della sorte, proprio nel college intitolato a Churchill. A organizzarlo infatti la famigerata Priyamvada Gopal, la professoressa di studi postcoloniali promossa lo scorso giugno ad ordinario dall’università di Cambridge dopo le polemiche intorno al controverso tweet “Le vite dei bianchi non contano“.
Il convegno a Cambridge
Il convegno “Conseguenze razziali del Signor Churchill” ha visto sfilare vari accademici. Kehinde Andrews, black studies all’università di Birmingham City, è colui il quale ha fatto l’affermazione più discussa, quella cioé di Churchill e dell’impero britannico peggiori dei nazisti, concludendo che un’affermazione del genere “è solo un dato di fatto. Ma affermare una cosa del genere equivale a un’eresia“. Onyeka Nubia, università di Nottingham, ha spiegato che Churchill, avendo usato nella sua monumentale A History of the English-Speaking Peoples termini come “English Speaking Peoples” e“Anglo-Saxon” si è fatto portatore del linguaggio della supremazia bianca.
Infine, Madhusree Mukerjee, università di Francoforte, autrice di un testo che spiega il ruolo di Churchill nella devastante carestia del Bengala che costò più di 2 milioni di morti tra il 1943 e il 1944, ha chiarito che “il militarismo è il cuore dell’identità britannica”. E soprattutto, che l’apporto militare britannico nella sconfitta della Germania è stato irrilevante! Visto che la seconda guerra mondiale si può ridurre a “Furono i sovietici a sconfiggere i nazisti e gli americani a sconfiggere i giapponesi”!
Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che la cancel culture sia ormai ben radicata anche nelle università britanniche, e che lavora alacremente per cancellare la storia britannica. Anche perché a parte qualche sopracciglio alzato durante i convegni, nessuno ovviamente si permette di sindacare cosa insegnino questi accademici nei loro corsi universitari.
L’errore nella difesa di Churchill
E anche quando questi convegni vengono stigmatizzati, come in questo caso, gli storici decisi a difendere “il buon nome di Churchill”, anziché liquidare questa gente, provano a “contestualizzarli” giocando sul loro terreno, come ha fatto lo storico Andrew Roberts. Commentando il convegno ha dichiarato: “Se i giapponesi avessero conquistato l’India nella seconda guerra mondiale avrebbero forse causato decine di milioni di morti, considerando paragonabili i numeri record di vittime in altre zone da loro occupate”. Quello di Roberts è solo un infelice modo di spostare il problema. Gli accademici che definiscono l’Impero Britannico peggio del Terzo Reich meriterebbero ben altre risposte.