A mali medievali, rimedi medievali. La Gran Bretagna potrebbe considerare gli oltre 500 sudditi passati in Medio Oriente come combattenti per l’ISIS quali “traditori” secondo una legge risalente al 1351, la Treason Law promulgata dall’allora re Edoardo III. Lo ha annunciato Philip Hammond, segretario agli Esteri di Londra. Costoro, infatti, avendo “giurato fedeltà all’ISIS” si sono posti in condizione di aperto tradimento verso la lealtà di sudditi britannici. Si tratta per lo più di ex immigrati o nuovi cittadini di seconda generazione, in massima parte convertiti all’Islam o di famiglia islamica.
La legge è stata applicata per l’ultima volta durante la Seconda guerra mondiale e la sua ultima vittima è stata William Joyce, detto “Lord Sghignazzata”, un inglese emigrato in Germania e attivo propagandista radiofonico per la causa nazista, giustiziato per impiccagione nel 1946. A partire dal 1998 la pena massima per il tradimento è stata ridotta all’ergastolo, tuttavia.
Secondo il parlamentare conservatore Philip Hollobone il richiamo a questa legge tradizionale inglese (la Gran Bretagna infatti non ha un codice di leggi organico, come i paesi di Diritto Romano) potrebbe risultare più efficace contro i jihadisti che non l’approvazione di leggi antiterrorismo ad hoc.