Il terzo numero di Storia in Rete è aperto ai possibili plagi operati da uno dei più grandi geni della musica di tutti i tempi: W.A. Mozart. Nel primo numero del 2006, anno mozartiano, Storia in Rete ha scelto di far voce ad uno studioso controcorrente, il prof. Giorgio Taboga, che da anni si dedica allo studio dei misteri intorno alla figura del grande musicista salisburghese (suo lo studio “L’assassinio di Mozart”, Akademos 1997) e, parallelamente, ha recuperato la memoria e l’opera di un grande musicista italiano, misconosciuto ai più: Andrea Luchesi. Che, non a caso, sarebbe l’autore di alcune opere poi passate alla storia con la firma di Amadeus… Si passa poi a un altro “grande” del Settecento, Giacomo Casanova, di cui Aldo A. Mola offre questo mese uno spaccato inedito, tutto incentrato sulla valenza culturale di un uomo troppo facilmente relegato nella leggenda per le sue conquiste femminili. Un altro tema forte di Storia in Rete di gennaio 2006 è quello della “storia imbavagliata”: un breve dossier che nasce dalle disavventure recenti di alcuni storici e anche dalle neanche tanto larvate minacce mosse dal presidente USA G. W. Bush a chi vuole riscrivere la storia del coinvolgimento statunitense in Iraq. Una preoccupazione comprensibile se si legge quanto scrive Sandro Provvisionato in un lungo articolo che enumera le principali balle che hanno giustificato l’attacco USA all’Iraq. Per tornare indietro al XX secolo invece questo nuovo numero di Storia in Rete offre alcuni spunti inediti: in primo luogo da questo mese inizia la pubblicazione in tre parti del diario inedito di Ercole Boratto, l’uomo che guidò la macchina di Mussolini per oltre vent’anni, in circostanze private e in occasioni ufficiali. Un ritratto di Mussolini visto nei suoi aspetti più privati. E per restare intorno al periodo della Seconda guerra mondiale, ecco l’anticipazione libraria di questo mese: “I Taccuini di Norimberga” (Ed. Il Saggiatore) riporta le intreviste di uno psichiatra di New York ai gerarchi nazisti sotto processo a Norimberga tra il 1945 e il 1946. Abbiamo scelto un brano in cui l’ex numero due del Nazismo, Hermann Göring, difende in qualche modo Hitler ma attacca brutalmente altri due esponenti di punta del regime: Himmler e Goebbels. Sempre in questo numero c’è l’anticipazione di una mostra su Ippolito Caffi, un pittore del nostro Risorgimento, dalla segnalazione di una biografia-scandalo di Maria di Nazareth, una rievocazione del terremoto in Calabria di inizio Novecento, e un ritratto letterario sorprendente di Italo Calvino (autore Luca Fucini) nella cui opera si scoprono numerosi richiami alla massoneria.
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