I resti di un antichissimo pranzo cinese sono stati rinvenuti in un cimitero dello Xinjiang, l’estremo lembo occidentale della Cina. Lo ha annunciato il Journal of Archaeological Science. I cibi dovevano fare parte di un corredo funebre e comprendono spaghetti, tortini e biscotti di farina di miglio, oltre ad ossa appartenute a pietanze di carne, che invece si sono consunte coi secoli. La scoperta di questi spaghetti di miglio – simili a rozzi vermicelli corti o trofie – fa segnare un punto a favore dell’origine cinese della pasta. Inoltre la presenza di tortine e biscotti suggerisce che le popolazioni di quella regione conoscessero la lievitatura della farina già 5 secoli prima di Cristo, quando in Occidente era diffusa ancora solo fra gli egizi.
La scoperta è stata resa possibile dalle eccezionali condizioni climatiche della regione, che è estremamente secca. Infatti è stato possibile ritrovare anche numerose mummie di persone sepolte nel cimitero che si sono conservate naturalmente. La scoperta sorprendente è anche nella composizione etnica della popolazione del cimitero: su 19 mummie ritrovate, solo tre hanno tratti somatici mongoloidi. Le altre hanno un profilo caucasoide e fanno pensare a popolazioni di tipo sarmatico o iraniano.
Gli scienziati cinesi che si occupano delle ricerche stanno ora cercando di riprodurre l’impasto di farina di miglio e la sua cottura per comprendere meglio l’alimentazione delle antiche popolazioni della Cina e dell’Asia Centrale.
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Inserito su www.storiainrete.com il 30 novembre 2010