C’é nostalgia di socialismo tra gli elettori tedeschi, che soffrono ancora a causa della crisi economica e sono sempre più insoddisfatti della nuova coalizione di governo: il 25% di loro a volte rimpiange il Muro, mentre molti altri sarebbero anche disposti a accordare il proprio voto in cambio di denaro. E’ il quadro emerso da un sondaggio della società Emnid pubblicato dal tabloid Bild, che indica come sia aumentato notevolmente in Germania negli ultimi mesi il desiderio di tornare ai tempi della Repubblica democratica tedesca (Rdt). Secondo il sondaggio, infatti, un tedesco su quattro pensa che “a volte sarebbe auspicabile che ci fosse ancora il Muro”.
da www.ansa.it del 15 marzo 2010
E uno su sei, circa il 16%, è convinto che “non potrebbe succedere assolutamente nulla di meglio”. Si tratta quindi di una quota molto più alta rispetto ai risultati di un sondaggio dell’Istituto di Lipsia per le ricerche di mercato pubblicato lo scorso novembre, secondo cui – 20 anni dopo la caduta del Muro di Berlino – circa il 12% dei tedeschi voleva di nuovo il Muro, una percentuale equamente distribuita tra i cittadini delle regioni occidentali e orientali della Germania. La rilevazione della Emnid indica inoltre che l’80% dei tedeschi residenti nell’ex Germania dell’Est, e il 72% di quelli che abitano nell’ex Ovest, potrebbe immaginare di vivere in un socialismo stile Rdt. E, in linea con queste percentuali, solo il 28% di chi vive nell’ex Est pensa che la libertà sia un obiettivo politico importante (il 42% nell’ex Ovest).
In Germania, il numero dei disoccupati è salito a febbraio – per il secondo mese consecutivo – a 3,43 milioni di unità, 7.000 in più rispetto a gennaio, ed equivale oggi all’8,2% della forza lavoro del Paese. L’onda lunga della crisi, quindi, continua a farsi sentire. Tanto che, sempre secondo il sondaggio pubblicato oggi, un ex tedesco orientale su sette e un ex tedesco occidentale su 12 venderebbe il proprio voto per 5.000 euro a un partito qualsiasi. Non a caso, vorrebbero tornare ai vecchi tempi – secondo il sondaggio dell’Istituto di Lipsia, soprattutto i disoccupati, i ‘colletti blu’ e gli elettori della sinistra radicale (la Linke), il partito fondato da Oskar Lafontaine e nato dalla fusione del Pds (erede dell’ex partito comunista della Germania orientale) con i fuoriusciti dalla Spd.
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Inserito su www.storiainrete.com il 16 marzo 2010