Presentato a Roma il film sulla vita della Santa nata a Sant’Angelo Lodigiano che, a partire dagli Stati Uniti, creò orfanotrofi e ospedali. Diretto dal regista messicano Alejandro Gómez Monteverde, dal 17 ottobre esce nei cinema italiani. Nei tre giorni precedenti vi saranno delle proiezioni straordinarie.
di Debora Donnini da Vatican News del 3 ottobre 2024
Siamo nel 1889, a New York, nei bassifondi di five points, quartiere degradato di criminalità, prostituzione, bambini che vivono nelle fogne. Ultima fra gli ultimi arriva fra i migranti italiani, a 39 anni, Madre Francesca Saverio Cabrini, con alcune consorelle. In questo ambiente che sprigiona sofferenza e ingiustizia da ogni parte, Madre Cabrini accende una fiaccola di speranza nel buio della miseria, lottando per accogliere i piccoli in un orfanotrofio e poi riuscendo, nonostante mille opposizioni, a realizzare un ospedale d’eccellenza accessibile anche ai poveri. Da qui parte quell’”impero di speranza” che sarà l’opera della Santa, fondatrice delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, che ha realizzato nel mondo 67 strutture tra ospedali, scuole e orfanotrofi. Negli Stati Uniti l’aveva inviata Leone XIII. Lei, pur cagionevole di salute, pensava di recarsi in Cina ma il Papa le aveva detto di andare non a Est ma a Ovest.
La forza della fede
E se vedendo il film emerge con forza la determinazione di questa donna, il suo coraggio, la sua intraprendenza, tuttavia c’è qualcosa di più profondo che si percepisce. Madre Cabrini manifesta una forza che non può provenire solo dalle proprie attitudini: è l’amore che dà quel coraggio di battersi per realizzare cose che sarebbero umanamente impossibili. L’amore che muove la Cabrini è quello per Cristo riflesso nel volto dei bambini abbandonati a una vita di strada, ai margini di una società indifferente. La forza che la sostiene è la fede.
Il bene è diffusivo
Tante le difficoltà specie per la ricerca di fondi, che incontra. “Lei aveva la missione di aiutare gli emarginati però lo fa sempre nel rispetto di quello che la Chiesa le dà come indicazione”, sottolinea Federica Picchi, della Dominus Production che distribuisce il film in Italia. La Picchi è intervenuta alla presentazione a Roma assieme ai principali attori fra i quali anche Giancarlo Giannini che nel film veste i panni di Leone XIII e sottolinea l’importanza di conoscere la storia di Madre Cabrini, “una donna di straordinaria forza e spiritualità”. Presente anche la protagonista, l’attrice Cristiana Dell’Anna. A prendere la parola il produttore Eustace Wolfington che è rimasto molto colpito dalla vita di questa suora e ha sottolineato come Santa Francesca Saverio Cabrini abbia ispirato Madre Teresa di Calcutta.
Un film dunque che fa conoscere da vicino la vita di questa suora, patrona dei migranti e prima cittadina americana ad essere stata canonizzata. Un film che spinge a interrogarsi su quanto ogni atto di bene di ogni singola persona possa cambiare il mondo.