Nove ex militari nazisti, tutti ultraottantenni, sono stati condannati oggi all’ergastolo dal tribunale militare di Roma per le stragi avvenute in diverse località del comune di Fivizzano (Massa Carrara), dove furono uccisi, nell’estate del 1944, 350 civili. Undici gli imputati, di età comprese tra gli 84 e i 90 anni. Uno di questi – Max Roithmeier, 86 anni, ex sergente delle SS – é morto nelle more del processo.
da www.ansa.it
Un altro, Walter Waage, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Erano tutti accusati delle stragi avvenute tra il 19 ed il 27 agosto 1944 tra Bardine di San Terenzo, Tendola e Valla nel comune di Fivizzano. L’imputazione: “concorso in violenza con omicidio contro privati nemici”, per aver causato la morte “di circa 350 cittadini italiani… fra cui numerose donne, anziani e bambini inermi, agendo con crudeltà e premeditazione”. Gli imputati erano tutti contumaci.
Anche la Repubblica Federale di Germania, in qualita’ di responsabile civile, e’ stata condannata in solido con gli imputati al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili costituitesi nel processo per le stragi naziste compiute nell’agosto 1944 in Toscana, in varie localita’ dei Comuni di Fivizzano e di Fosdinovo. Lo ha stabilito il tribunale militare di Roma, presieduto da Agostino Quistelli, che oggi ha condannato all’ergastolo nove ex ufficiali e sottufficiali delle SS. Le parti civili sono state individuate nei comuni di Fivizzano e di Fosdinovo e in una cinquantina di parenti delle oltre 350 vittime civili di quell’eccidio, uno dei peggiori della seconda guerra mondiale.
I danni (ai quali si aggiungono le spese processuali) verranno risarciti in separata sede, ma e’ stata stabilita una provvisionale immediatamente esecutiva pari a complessivi un milione e 250mila euro. Solo gli imputati sono stati condannati al risarcimento dei danni nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Toscana, anch’esse parti civili (con una provvisionale, per la sola Regione, di 40mila euro).
Inserito su www.storiainrete.com il 26 giugno 2009