Forse è giunta finalmente al capolinea la vicenda dei diari di Mussolini secondo il mensile “Storia in rete” che pubblica una serie di documenti inediti e la loro intricata storia.
di Luca Cirimbilla da L’ultima ribattuta del 26 giugno 2015
La rivista diretta da Fabio Andriola, nel numero di domani, diffonde del materiale destinato a riaprire l’annosa questione sulla veridicità dei documenti scritti dal Duce nel corso del 1942. L’agenda, mai emersa fino ad oggi, è di proprietà di un collezionista svizzero che non ha chiesto alcun corrispettivo per la consultazione e la parziale riproduzione di questo diario autografo. Dal materiale pubblicato si percepisce un dittatore sfiduciato e depresso, consapevole della fine imminente. Non a caso le ultime parole del diario, scritte la notte del 31 dicembre ’42, sono: «Sotto di me si è aperto il precipizio».
«È tardi. Scrivo queste poche note semplici e insignificanti che qualcuno un giorno leggerà con stupore e forse con noia!» si legge nell’agenda, nella pagina del 27 gennaio ’42. Attraverso le parole contenute nel diario si percepisce un Mussolini deluso e amareggiato verso i principali attori della scena politica internazionale di quel periodo: analisi dure non solo verso i “nemici” come l’inglese Winston Churchill o Ted Roosevelt, ma anche forti critiche rivolte al genero Galeazzo Ciano e il generale Rommel, oltre alle scelte militari e politiche del Cancelliere tedesco Adolf Hitler.
Documento originale oppure ricopiato fedelmente dall’agenda autentica? Lo speciale di “Storia in rete” in edicola domani provvede a ricostruire le vicende che hanno coinvolto i diari in questione, richiamando il celebre caso di falsificazione scoperto a Vercelli nell’agosto 1957 quando due donne, madre e figlia, Rosetta e Amalia Panvini, vennero trovate in possesso di numerosi documenti attribuiti a Mussolini.
La vicenda dei diari, però, è destinata a far parlare ancora. Nel numero in uscita a fine luglio, infatti, «Storia In Rete» pubblicherà altri stralci del Diario inedito del 1942 oltre al commento di alcuni esperti.