Numerose le iniziative promosse dal Comitato nazionale per il quarto centenario dell’elezione papale di Urbano VIII (1623-2023) con il sostegno di diverse istituzioni culturali pubbliche e private. Obiettivo degli organizzatori è “restituire ai cittadini italiani una conoscenza e una rilettura del suo papato come chiave di volta di un secolo – il ‘600 – che è stato rivalutato solo negli ultimi decenni e che merita di essere portato alla luce”
da Vatican News del 5 novembre 2023
Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Vincenzo Barberini, nato a Firenze nel 1568, rappresenta una figura di straordinario interesse a livello italiano e internazionale in svariati ambiti: dalle arti alla letteratura, dalla storia alla scienza, dalla diplomazia alla lingua. In occasione dei 400 anni dalla sua elezione a Pontefice, molte sono le iniziative promosse dal Comitato nazionale istituito proprio a questo scopo con il coinvolgimento di istituzioni private e pubbliche: il comune di Barberino Tavarnelle (Fi), l’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose, il Museo Galileo e i Medici Archive Project tutti con sede a Firenze, e poi l’Accademia della Crusca, la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, l’Istituto Nazionale di Studi Romani e la Società Romana di Storia Patria di Roma.
Una rilettura articolata di una figura complessa
Vissuto in un’epoca di aspri conflitti confessionali, di guerre, di censura e repressione del dissenso, ma anche di straordinaria fioritura delle arti e della lingua italiana, si legge nel comunicato stampa di presentazione dell’evento, Urbano VIII riveste un ruolo chiave per comprendere il Seicento, non solo italiano ed europeo, ma anche globale, data la sua grande attenzione alla propagazione della fede in altri continenti, nonché a saperi e informazioni che giungevano a Roma da ogni dove, alimentando un collezionismo artistico di proporzioni inimmaginabili. La celebrazione nel 2023 dei 400 anni della sua elezione al soglio papale è un’opportunità unica per condurre una rilettura articolata in diversi ambiti (arti, letteratura, lingua, scienze, storia ecc.), in grado di dar conto della complessità di un personaggio, di una famiglia, di una corte – Roma “teatro del mondo” – e di un’intera fase dell’età moderna che hanno profondamente segnato il volto del continente europeo. Tanto da poter essere annoverate, nel bene e nel male, come parte integrante del patrimonio storico e culturale dell’Europa attuale.
Un papato chiave di volta di un secolo da poco rivalutato
Superando i molti stereotipi e le incrostazioni agiografici e/o denigratori sedimentati nel corso di quattro secoli, si legge ancora nel testo, sarà possibile restituire ai cittadini e ai territori italiani una conoscenza e una rilettura del papato di Urbano VIII, delle sue luci e delle sue ombre, come chiave di volta di un secolo che è stato rivalutato solo negli ultimi decenni e che merita di essere portato alla luce presso il grande pubblico. L’attività del Comitato, presieduto dal professor Massimo Carlo Giannini dell’Università degli Studi di Teramo – Universidad Complutense de Madrid, si svolge tra la Toscana e Roma, attraverso la realizzazione di una serie di iniziative culturali e scientifiche realizzate dai vari partner. Si segnalano in particolare il ciclo di conferenze pubbliche di “Autunno Barberiniano” e il grande convegno internazionale che si terrà a Roma nei giorni 6-7-8 maggio 2024 dal titolo “Il mondo mediterraneo e Roma: connessioni e conflitti durante e oltre l’età di Urbano VIII (1623-1669)”. Altre iniziative saranno svolte patrocinando mostre e conferenze, fra cui quelle organizzate dal Museo Galileo di Firenze.