Dopo le polemiche sorte, anche all’interno del Pdl, per il manifesto fatto affiggere dal presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che celebra il 25 aprile senza citare la Resistenza e sottolineando invece l’intervento dell’America “che ha salvato l’Italia dalla dittatura comunista”, è lo stesso Cirielli a tornare sull’episodio di cui hanno dato notizia alcuni quotidiani locali. “Il senso del manifesto per la celebrazione del 65° anniversario della Liberazione, per la verità – dice il presidente della Provincia – è molto chiaro ed è reso palese dalla lingua italiana, che notoriamente è la più complessa e ricca di espressioni nel panorama delle lingue indoeuropee”.
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da ANSA del 24 aprile 2010
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“La presa di distanza dalle conseguenze nefaste per la democrazia dell’esperienza fascista è – sottolinea Cirielli – inequivocabilmente, scritta nel manifesto, nel quale si legge che ‘la Festa del 25 aprile celebra la riconquista della libertà del popolo italiano e la difesa dei valori fondanti per la dignita’ dell’uomo e per la convivenza civile e democratica della nostra comunità nazionalé”.
Cirielli sottolinea che “il riconoscimento dell’impegno, del ruolo svolto dagli italiani che hanno sacrificato la loro vita a fianco degli Alleati per la conquista della liberté è ugualmente presente in maniera centrale come fondante della nostra nuova Italia”. “Il sacrificio di tanti, militari e civili, che hanno aiutato la coalizione Alleata dei Paesi democratici, rappresenta – si legge nel manifesto – il punto fondante della nostra nuova Nazione. L’ identità ed il sacrificio di chi ovunque ha combattuto per la Patria sono, comunque, una risorsa dalla quale attingere idee e forza per il governo e lo sviluppo della nostra terra”. “La realtà – afferma Cirielli – è che una certa cultura antidemocratica, per anni a servizio della Russia comunista, vuole negare alle giovani generazioni la possibilità di conoscere una serie di verità storiche, che io invece ho inteso sottolineare: senza l’intervento e il consequenziale sacrificio di centinaia di migliaia di giovani americani, l’Italia non sarebbe stata liberata e la Coalizione non avrebbe sconfitto la Germania nazista”. “La Resistenza – sottolinea Cirielli – era un movimento composito che intruppava anche persone che non combattevano per la libertà e per la democrazia, ma per instaurare una dittatura comunista in Italia; se ci avesse liberato l’Armata Rossa, anziché gli Americani, per 50 anni non saremmo stati un Paese libero”. “Ho voluto – conclude Cirielli – incentrare il mio intervento sui valori di libertà e democrazia, gli unici che intendo celebrare e tramandare alle giovani generazioni”.
PD CAMPANIA, FATTO VERGOGNOSO – “Il maldestro tentativo di Edmondo Cirielli, presidente della Provincia di Salerno, di rimuovere il valore straordinario della lotta dei partigiani ai fini della liberazione dal nazifascismo è gravissimo e vergognoso”. E’ quanto afferma Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd e coordinatore della segreteria campana del partito, in merito alle polemiche scatenate dal manifesto che la Provincia di Salerno ha fatto affigere in vista delle giornata della Liberazione di domenica 25 Aprile. “Tentare di riscrivere la storia è assurdo – sottolinea Marciano – tentare di farlo quando si ricopre una carica istituzionale lo è ancora di più. Se oggi Cirielli e tanti di noi possono essere eletti e possiamo agire in democrazia lo dobbiamo sia agli americani sia ai tantissimi partigiani che per la libertà di questo paese ci hanno rimesso la vita”.
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Inserito su www.storiainrete.com il 24 aprile 2010