Storia in Rete di questa estate si sofferma sui temi agghiaccianti degli “anni di piombo”, interpretabili come una strategia di destabilizzazione o di intimidazione ai danni del nostro paese da parte di potenze straniere: gli Stati Uniti e l’URSS nella logica della Guerra fredda, ma anche Israele, i palestinesi dell’FPLP e altri insospettabili alleati, gli inglesi e i francesi, contro i quali si è giocata una partita a scacchi per il dominio del Mediterraneo. Torniamo quindi su Cavour, con la riproposizione di un’intervista al grande storico Rosario Romeo, un’intervista allo storico neoborbonico Gigi Di Fiore – esponente del revisionismo scientifico e non revanscista – e una panoramica sul contributo di cattolici e sacerdoti al Risorgimento italiano. Continua quindi la storia dell’avventura italiana nello spazio, con un’intervista a Roberto Somma, ingegnere protagonista di molte imprese scientifiche in Tricolore. Storia in Rete va quindi a colloquio con Chiara Frugoni, medievista, che mostra ai lettori come i “secoli bui” furono tutt’altro che oscuri e che il Medioevo ha tanto da insegnarci. Con un balzo avanti – poi – si ripercorre la vicenda pirandelliana dello Smemorato di Collegno, che appassionò l’Italia sui suoi quotidiani. Per la serie “the Bonapartes” è il turno della prima sorella dell’Imperatore dei Francesi, Elisa, mecenate in Toscana e abile politica. Infine la vicenda del processo a Giovannino Guareschi, condannato per diffamazione di De Gasperi su un argomento delicatissimo: le carte di Mussolini sottratte a Dongo… Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di luglio-agosto!!
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Egregi Signori
Sono un appassionato di Storia e Vostro ormai fedele lettore.
Vi chiedo pertanto, in attesa di leggere il nuovo numero della Vostra rivista non ancora in edicola, quanto segue:
Quando sarebbe “scoppiata” la guerra segreta con la Francia, dopo la conclusione di quella “ufficiale” facente parte della più ampia seconda guerra mondiale?
Tale guerra, che da alcuni episodi (come, a titolo meramente esemplificativo, l’omicidio Mattei, le forniture d’armi italiane ai ribelli algerini prima ed alla Libia successivamente, l'”asilo politico” dato da parte della Francia a feroci criminali come Battisti ed altri)ritengo in effetti più che probabile che ci sia stata, che decorso ha avuto? Come è finita? E soprattutto (almeno per soddisfazione personale e di italiano) abbiamo almeno vinto (ad occhio a me sembra di sì anche se a caro prezzo)?
Grato per le delucidazioni che avrete la cortesia di darmi, porgo cordiali saluti.
Andrea Scarpulla