Siccome in Germania la pubblica esposizione della svastica è reato, nel catalogo la casa d’aste ha sapientemente rimosso il simbolo dalle fotografie. Ma questo non è stato sufficiente a far rientrare le polemiche, in particolare da parte delle associazioni ebraiche. “Coloro che cercano di trarre denaro da queste macabre reliquie sono una vergogna ed una macchia per la moderna Germania” ha dichiarato Moshe Kantor, presidente del Congresso Ebraico Europeo. “Noi del Congresso siamo impegnati nel mantenere la memoria e la lezione storica di quel periodo oscuro, consideriamo questo genere di eventi completamente controproducenti e dannosi nei confronti dell’educazione sull’Olocausto dei giovani tedeschi ed europei”.
L’asta è intitolata “Collezione Storica Tedesca” e presenta centinaia di oggetti a partire dal 1919. Secondo il giornale “Bild” la casa d’aste ha richiesto ai suoi acquirenti di siglare una dichiarazione secondo cui gli oggetti acquistati verranno utilizzati per scopi educativi. La casa Hermann Historica ha prima rilasciato un comunicato secondo cui l’asta potrebbe essere annullata a causa delle polemiche, quindi ha sottolineato l’importanza di considerare il periodo 1933-1945 come una frazione della storia di cui la casa d’aste si occupa, delle cui implicazioni la Hermann è perfettamente consapevole. La comunicazione della casa d’aste è reperibile a questo link http://www.hermann-historica.de/db2_en/online-kataloge/zeitgeschichte.html.
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Inserito su www.storiainrete.com il 13 ottobre 2011