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1943: l’Italia si scusa per rappresaglia in Grecia

L’ambasciatore d’Italia ad Atene, Gianpaolo Scarante, ha assistito a Domenikon (Grecia centrale) alla commemorazione dell’eccidio commesso dalle truppe italiane di occupazione il 16 febbraio del 1943. “Sono venuto con dolore e commozione per esprimere il mio profondo cordoglio a tutte le vittime di Domenikon”, ha affermato l’ambasciatore in un discorso davanti ad autorità civili e militari e a un certo numero di parenti delle vittime dell’eccidio. E’ la prima volta che un ambasciatore d’Italia prende parte alla commemorazione della strage di Domenikon, dove la feroce rappresaglia fascista per l’uccisione di nove soldati italiani portò all’uccisione 150 civili maschi, dai 15 agli 80 anni. La presenza dell’ambasciatore è un fatto importante, ha detto all’ANSA in sindaco di Domenikon, Athanassios Missios. “E’ importante – ha aggiunto – perché è stata una occasione per l’Italia di chiedere scusa per un fatto terribile. Ma al tempo stesso anche un’opportunità per vedere come gli italiani di oggi non sono come i fascisti di ieri”. L’ambasciatore Scarante ha deposto una corona di fiori davanti al sacrario delle vittime, insieme alle autorità. (ANSA)

29 Commenti

  1. Gentile redazione di “Storia in rete” , in merito alla vicenda della nostra campagna di Grecia, vorrei far notare ( fatti alla mano) che gli unici interventi sensati li hanno scritto: Pierluigi Romeo Di Collaredo, ( a cui va il merito di aver scritto libri importanti sulla campagna di Etiopia del 1935-36 e della campagna di Russia), Alessandro De Felice ( che nel suo “Il gioco delle Ombre”,come ha ricordato nel suo ottimo intervento il sig.Italo Foschi,ha fatto molta chiarezza sulla verità storica della nostra campagna di Grecia,autore tra l’altro di studi eccellenti che meriterebbero una grande attenzione da parte di tutti ), il dott.Massimo Filippini,Luca Lombardi e per ultimo,il già sopracitato Italo Foschi. Per il resto,vedo solo macerie di rinnegati ,di frustrati perenni che non sanno niente di niente se non la solita minestra riscaldata ad uso e consumo degli antifascisti mestieranti / o di moda ( che un certo Indro Montanelli,in una sua lettera a me indirizzata del 12 febbraio 1992 li defini la cosa peggiore che il fascismo ci ha lasciato…o peggio ancora delle “scimmie inglesi” ).Questi signori,tipico esempio del rinnegato italiota ormai snaturato e ,ahimé di moda, ( vedasi il film “Un americano a Roma” di Alberto Sordi,tanto per capirci…) sarebbero capaci di qualsiasi cosa pur ,pur di farsi vedere a passo coi tempi bui che stiamo vivendo. Mi sembrano tale e quali a quei membri del fu PCUS sovietico,di staliniana memoria,che si facevano condannare ( seppur innocenti) ,pur di non dispiacere al partito. Uguale. Qui si accusa gli italiani di essere stati violenti in Grecia e che dedicavano ( secondo questi “signori”) unicamente il loro tempo a massacrare il popolo greco. Questa idiozia non fa onore a chi ( chiunque esso sia) la sostiene. Compreso l’ambasciatore italiano in Grecia ( per non parlare del governo italiota) che si è prestato a tale viltà. Certamente ci sono stati alcuni episodi in cui alcuni reparti di italiani sono stati duri. Ma da qui a gonfiare certe cose e far passare gli italiani come stragisti e cose simili ce ne corre. E se ce ne corre…!!! Ma veniamo al dunque. Perché l’Italia decise di attaccare la Grecia? Come erono i rapporti tra l’Italia Fascista e la Grecia di quel periodo? I rapporti tra l’Italia e la Grecia fino al 1935 erono molto piu’ che buoni.Ma poi,dal 1935 in avanti,le autorità greche,sospinte dagli inglesi,cominciarono a dimostrarsi nettamente ostili verso l’Italia. Questo non lo dico io,ma uno storico greco,tale Dimitris Michaloupoulos ,che circa cinque anni fa,nel caos determinato dalla drammatica situazione economica greca e quindi del locale governo,riusci ad entrare in possesso,di documenti segreti,del governo greco del 1935 ( e oltre),in cui è dimostrato che i greci non erono affatto degli agnellini innocenti… file:///C:/Users/Admin/Downloads/La-Guerra-oscura-origine-e-fine-della-campagna-bellica-della-Grecia.pdf Inoltre,vi invito a leggere : http://www.europaorientale.net/sez2greciaguerra.htm e poi… http://www.ilgiornale.it/news/cultura/si-chiama-domenikon-rasella-grecia-934205.htmlConsiglio altresi di leggere attentamente su questo link: http://thule-italia.com/wordpress/wp-content/uploads/2009/10/marzo_aprile2009.pdf da pag. 6 a pag.15 un’interessantissimo e veritiero articolo, sempre dello torico greco Dimitris Michaloupoulos.come pure il numero 60 di Storia in rete http://libreriadistoria.it/prodotto/storia-in-rete-n-60-ottobre-2010-copy/
    . Sembra che a questi signori,che blaterano solo per partito preso e non perché si siano veramente informati,siano cosi dispiaciuti che dopo la guerra,non ci siano stati degli italiani processati e impiccati come i gerarchi tedeschi a Norimberga e i capi giapponesi a Tokyo nel 1948. Potrei consigliare loro di andare in Grecia,di rimediare costituendosi alle autorità locali e farsi finire come meglio credono ( visto che ci tengono tanto a lavare l’onta…).Tanto c’è sempre qualche cretino che gli à vie,piazze e monumenti….Quando si dice la sindrome di Stoccolma…..Povera Italia! Povero popolo italiano,con certi tipi che ci sono in circolazione,a cui permetti ogni nefandezza nei tuoi confronti, non puoi evitare,continuando di questo passo,la brutta fine che stai facendo… A proposito dell’affondamento dell’incrociatore-carretta-rottame navigante greco Elli,consiglierei a chi volesse approfondire di leggere qui: http://regiamarinaitaliana.forumgratis.org/index.php?&showtopic=864 Il signor Canoga,dice che fu attaccato a tradimento. Anche gli inglesi facevano altrettanto e pure di peggio. A tal proposito inviterei il sig.Canoga di leggersi il rapporto Pietromarchi e soprattutto ( vista l’aria del saccente che si da) di contare fino a mille prima di scrivere certe amenità. Da uno come lui ci si dovrebbe aspettare di molto,ma molto meglio ( dato il grado che ricopre). Invece… Cosa avrebbe dovuto fare l’allora Supermarina ( visto che i greci non erono affatto degli stinchi di santo e tantomeno innocenti) sig.Canoga? Doveva telefonare al Capo di Stato maggiore della Marina Greca e comunicargli l’orario dell’arrivo del nostro sommergibile Delfino?
    Tipo :” Buon giorno…sono il capo di Stato Maggiore della Regia Marina Italiana,posso mandarle il mio sommergibile Delfino a silurare il vostro incrociatore Elli? A che ora? Alle ore 17:30 ? Le va bene? Va bene.Dopo andremo tutti insieme a berci un bell’aperitivo. Sa com’è..Siccome che siamo certi di perdere la guerra ( Maugeri docet,art.16) vorremmo dare qualche spunto a quegli antifascisti italioti, che nel dopoguerra saranno tanti,di scrivere qualche sciocchezza ( per non dir di molto peggio). Ne avranno tanto bisogno per sollevarsi la coscienza…Tanto per gradire, siamo italioti…”

  2. Per Bacco! Mi prostro davanti ai pacati e dotti interventi del Gran Sacerdote Minestroniano, Sommo Guardiano del Sacro Pitale del Divin Ufologo nonché Protettore dei Sublimi Aromi.
    In effetti mi stavo domandando quando il celeberrimo Acchiappafantasmi dei Servizi Segreti Intergalattici ci avrebbe degnato delle Sue criptologiche attenzioni essoteriche ma ipersegretissime e quando avrebbe condiviso con il povero popolo bue e ovino di cui naturalmente faccio parte (sebbene, si badi bene il sottoscritto sia in realtà un macaco giapponese, ammiraglio delle flotte di primati delle sorgenti termali del Sol Levante e dei relativi parassiti – per dindirindina, cerchiamo di essere tassonomici in nome della Ricerca Storica) le Sue mirabolanti deduzioni decrittate e bisdigerite. Acciderbolina quante citazioni! Costui ha fatto gli straordinari, dobbiamo senz’altro ringraziarLo per l’indubbia riuscita del minestrone: quanta cura nella scelta degli ingredienti, quali azzeccati abbinamenti di gusti e sapori!
    Noto con piacere l’accresciuta competenza del Nostro Marziale Acchiappafantasmi in campo navale…. Pardon, noto con disappunto il perdurare della più totale ignoranza in fatto di storia navale e il continuo citare a casaccio senza aver mai letto e studiato un fico secco sugli argomenti via via ricordati da altri utenti del presente sito web e senza nemmeno essersi curato di riflettere attentamente sulle citazioni da Lui stesso proposte. Signor Acchiappafantasmi non mi permetto di dire che con il Suo intervento ha assai rumorosamente ragliato per via del profondo rispetto che ho per i quadrupedi: un torto del genere i poveri asinelli di tutto il mondo proprio non se lo meritano!
    Cosa mai combina Signor Acchiappafantasmi? In un precedente abominevole e caotico intervento su ULTRA millantò di aver portato in tribunale il Professor Alberto Santoni, criticando Santoni e tutti gli storici navali che a Suo tempo Le citai e scrivendo una mostruosa quantità di sciocchezze, e poi a proposito dell’Elli… scrive cotante corbellerie e va a tirar fuori il FORUM REGIA MARINA ITALIANA……?
    Non solo… nella convinzione di essere tremendamente dotto, saputello e astuto va a scegliere una discussione di quel forum in cui il Signor Francesco De Domenico, uno dei massimi “navalisti” italiani ovvero uno dei massimi studiosi di storia navale in Italia, tra le altre cose amministratore del sito web AIDMEN – Associazione Italiana Documentazione Marittima E Navale, propone la documentazione d’archivio sulla vicenda dell’Elli miracolosamente rinvenuta presso l’Ufficio Storico della Marina Militare dal Suo (del De Domenico) carissimo amico Dottor Francesco Mattesini, ovvero colui che oggi è il maggior storico navale italiano della Guerra in Mediterraneo nella II Guerra Mondiale, nonché amico fraterno del Professor Alberto Santoni e, insieme al Santoni, appassionato studioso di ULTRA….?
    Forse Lei lo ignora ma quel ritrovamento pose definitivamente la parola fine a decenni di pubblica omertà sulla vicenda da parte delle Istituzioni italiane. Insomma tutti sapevano ma non si poteva dirlo in pubblico. Ergo ha forse voltato gabbana e ha finalmente deciso di leggere davvero il Santoni e il Mattesini? Devo forse preoccuparmi per la Sua salute? Io in fondo Le voglio bene, Le auguro sinceramente Lunga vita e prosperità e La ritengo indispensabile: senza l’eccelsa qualità delle scempiaggini che scrive non potrei sbellicarmi così tanto dalle risate….. Ah è vero Lui l’Ufologo Supremo, sempre perennemente accigliato (eccessiva costipazione?), dirà che il “riso abbonda sulla bocca degli stolti”….
    Però però però…..il De Domenico nella suddetta discussione sul FORUM REGIA MARINA ITALIANA a proposito dell’Elli scrive: “I documenti si commentano da soli: tuttavia l’impressione che se ne ricava è che sin dall’agosto 1940 (oltre due mesi prima dell’attacco che avrebbe dovuto “spezzare le reni alla Grecia”) il regime preparava delle provocazioni militari contro la Grecia, seguendo il modello così ben applicato nel 1938-39 da Hitler nei confronti dei Sudeti e poi dei polacchi, e secondo il modello già adottato dai sommergibili italiani (e solo da loro) durante la guerra civile spagnola, con attacchi in immersione contro le navi mercantili di vari paesi che portavano armi e rifornimenti alla Spagna repubblicana, attacchi da attribuire poi a “sommergibili sconosciuti” o magari della marina nazionalista ..” e “Com’è noto, il vecchio incrociatore leggero greco ELLI (2.600 t del 1914) si trovava a Tinos per i tradizionali festeggiamenti in occasione della festa per la Dormizione della Beata Vergine (Maria Theotokos: la chiesa di Panagia Evangelistria nell’isola di Tinos contiene una sua icona miracolosa, oggetto di pellegrinaggio annuale) (15 agosto: da noi la festa dell’Assunta), quando venne colpito da uno dei tre siluri lanciati dal DELFINO. Nove componenti l’equipaggio sono rimasti uccisi e 24 feriti.
    Appare evidente che il comandante del DELFINO, ricevuto l’ordine di agire contro il traffico mercantile, pensò bene di attaccare invece la piccola nave da guerra, che certo non portava rifornimenti inglesi (una nave appartenente ad un paese non belligerante e all’ancora in una rada pacifica e non difesa). Salvo poi inventarsi di aver anche silurato un mercantile (siluramento del tutto immaginario: i siluri finirono contro il molo), tanto per far credere di aver così adempiuto alla missione ricevuta. Tra l’altro, in porto c’erano all’ancora due anziane navi passeggeri, ELSI (1.375 grt/1891) ed ESPEROS (1.461 grt/1917) – a Tinos si erano raccolti per l’occasione circa 10.000 pellegrini – non già navi da carico al servizio degli inglesi [è istruttivo confrontare questi tonnellaggi con le cifre sesquipedali buttate lì dal valoroso cap. corv. Aicardi].
    Il rapporto di missione è un capolavoro di furberia mal riposta, come altri casi purtroppo noti. In un regime che viveva sulla propaganda, cioè sulle bugie di guerra, tutto era lecito. E’ un po’ meno lecito oggi passare sotto silenzio il tutto. La Grecia lo fece all’epoca, parlando di un sommergibile non identificato, quando tutti sapevano bene chi era stato e perché, per evitare di provocare la guerra con l’Italia (che era proprio quello che gli italiani avrebbero voluto). Ma oggi …
    Aggiungo che il DELFINO e il suo prode comandante non colsero alcun altro “successo” contro bersagli navali o marittimi nell’arco della guerra. Nella notte sul 18 luglio 1940 aveva detto di aver lanciato siluri contro un cacciatorpediniere sempre in Egeo (tra Creta e il Peloponneso) e di aver poi avvistato una chiazza oleosa: non si ha alcuna notizia di attacchi confermati. Dopo di che, stop (ha abbattuto un idro Sunderland nel luglio-agosto 1941 fuori Marsa Matruh recuperandone 4 membri dell’equipaggio). E’ affondato il 23 marzo 1943 (con un diverso comandante) per speronamento da parte della pilotina che lo conduceva in uscita da Taranto sulla rotta di sicurezza.
    Per questo, quando leggo su qualche sito italico di lamenti per la consegna alla Grecia nel 1951 dell’EUGENIO DI SAVOIA (che prese il nome di ELLI), a titolo di compensazione per i danni di guerra, credo che sia bene ricordarne le ragioni ..”
    Insomma Signor Acchiappafantasmi sarebbe ora che cominciasse davvero ad applicarsi e a studiare prima di discernere e discettare di talassocrazia e navalismo: non può continuare a non saper distinguere il profilo dell’Elli dall’isola della Soryu, dalla vela del Soryu o dalle natiche di un mulo della XXV Armata!

  3. Caro Canoga,
    saro’ lapidario. Mi aspettavo il solito sermone inconcludente e mistificante,tipico dei frustrati che si illudono di possedere la verità in tasca.Ha scritto una marea enorme di idiozie prolisse che neanche se lo immagina.Roba che solo i nullafacenti,che non sapendo come passare la giornata, possono partorire amenità simili.In poche parole a lei piacciono le favole e si vede.Non solo. E’ cosi pieno di sè ( e chi sa leggere,usare il cervello e sa di certe cose lo capisce benissimo) che non si è degnato neanche minimamente ( e lo si evince facilmente leggendola) di andarsi a leggere i contenuti dei links che io ho segnalato.Se l’avesse fatto si sarebbe risparmiato le amenità che ha scritto e anche altre figuracce sciocche ( per non dir di peggio). Non solo. Il suo fare ipocrita ( io la cito senza pietà col suo nome e cognome) senza citarmi la qualifica da sè ( a proposito del suo cognome c,dopo le scrivo un consiglio..).Su questo non ci possono essere dubbi.In sostanza,lei si pavoneggia a conoscere cose di cui non sa nè come sono nate e tanto meno come poi sono veramente andate veramente. Lei è solo uno dei tanti trombettieri sfiatati che non dicono nulla,e non ne capiscono assolutamente altrettanto. A questo punto,data la sua povertà di contenuti e di come si presenta,lei dovrebbe assolutamente omettere il suo cognome o nick name (?) di “Admiral”,neanche di Mozzo ( che è comunque sempre una figura da rispettare per governare una nave),ma di aspirante mozzo.Non è`possibile qualificarla oltremisura. E,purtroppo per lei,si VEDE.E le ripeto ancora:”Persino la carica dei seicento,paragonata alle sue vuote e propagandistiche elucubrazioni pseudo-storiche ,appaiano come una ragionata manovra militare,ragionata e sensata”. Non ci piove.Il suo fare snob e buffonesco casca malissimo con me. Se pensa ch’io sia il tipo che dice a nuora affinchè suocera intenda, ha fatto malissimo i suoi calcoli.Non sprechi il suo tempo e si dedichi,piuttosto,a letture serie e ben ponderate.Nel caso dovesse applicarsi come si deve,le farebbe non solo bene alla salute ma anche al suo spirito troppo malconcio.

  4. Per Giove Ottimo Massimo e Capitolino!
    Sono rimasto folgorato dalla Sua lapidarietà, o Illustrissimo Messere Bertoldino Acchiappafantasmi, acclarato mistificatore seriale e solerte fabbricante di vaniloqui.
    Chi ha qui citato il Forum REGIA MARINA ITALIANA? I marziani? I comunisti? Gli italioti anti-italiani? La potente setta giudaico-massonica-divora-bambini? Perché deve sempre comportarsi come il solito fascistucolo di infimo rango che puntualmente non ha manco il coraggio di prendersi le responsabilità per le contraddittorie stupidaggini che scrive? Le costa tanto ammettere che aveva solo una vaga, lontanissima idea di cosa fosse l’Elli e che non aveva la benché minima idea di chi sia il Signor De Domenico? L’Elli era un vecchio incrociatore che come ho scritto risaliva alla Rivoluzione Cinese e che venne acquistato dalla Marina Ellenica qualche mese prima dello scoppio della I GM. Anche le altre unità maggiori della Marina Ellenica, come l’incrociatore corazzato Giorgios Averof (un “tipo Pisa” con armamento modificato) e la corazzata Kilkis (la gemella Lemnos era stata disarmata nel 1932 e al momento dell’attacco italiano alla Grecia veniva impiegata come nave-caserma) nel 1940 erano navi certamente antiquate e avevano ormai uno scarso valore bellico.
    Per caso si ricorda a che anno risalivano le 4 corazzate italiane Conte di Cavour, Giulio Cesare, Andrea Doria e Caio Duilio, ovvero quelle 4 unità rimodernate a carissimo prezzo tra il 1933 e il 1940? E dell’incrociatore corazzato San Giorgio cosa ci raccontiamo? Visto che ci tiene tanto a parlare a casaccio di carrette e di rottami naviganti e vista la Sua smodata e monomaniacale passione per complotti veri, presunti, potenziali, inventati, vari ed eventuali, a proposito degli “aspetti navali” della Guerra di Grecia ricorda casualmente cosa fosse la “Divisione Ruggine “ della Regia Marina e ricorda perché “non entrò nella storia” della Guerra di Grecia?
    Consapevole che la mia abissale ignoranza non sarà mai pari alla Sua Somma Intelligenza e alla Sua Eccellentissima Illuminazione e rendendomi conto di aver sottratto anche troppo preziosissimo tempo al Sior Cummenda, cuore pulsante dell’Italia che produce, mi permetto solamente di osservare che, pur avendo il sottoscritto tante gravi e indicibili responsabilità, se Lei si perde nelle proprie mutande sicuramente la colpa non è mia!
    Da bravo Cacasenno continui pure a recitare le Sue caporillate su Maugeri e nella sua ipercorazzata e atavica ottusità persegua nel dimenticare Umberto Pugliese o Augusto Capon!

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