di Valerio Falerno dal
Dopo il ritovamento, Colman e Arena Autori contattarono immediatamente la Soprintendenza archeologia della Liguria e il nucleo subacquei della Guardia costiera per effettuare una prima ricognizione del sito, che ha consentito di localizzare un relitto napoleonico.
I fucili e i cannoni ritrovati (ma non solo) costituiscono – a detta di esperti e competenti – altrettanti indizi di un “tesoro” presente all’interno del relitto che val la pena di scovare e riportare in superficie. Proprio in quel tratto di mare, infatti, e precisamente a Capo Noli, nel marzo del 1795 fu combattuta una battaglia navale che costituì per l’allora capitano e futuro ammiraglio Horatio Nelson il battesimo del fuoco. Il futuro eroe della battaglia di Trafalgar, che Nelson vinse contro Napoleone ma che gli costò la vita, era infatti al comando del vascello da 64 cannoni Hms Agamemnon. La ricerca, ha portato in mare la nave Anteo, unità navale del Raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei“, e un gruppo di palombari del centro delle Grazie (La Spezia): l’ispezione guidata dai palombari della Marina militare avviene con l’utilizzo del minisottomarino Srv 300 e dei veicoli filoguidati in dotazione all’Anteo.