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Silvia Zanardi da “L’Espresso” del 14 settembre 2010
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Nella tenuta di Castelvecchio in Sagrado, dove l’antica villa della famiglia Terraneo domina 40 ettari di vigneto, i versi che Ungaretti compose nelle fangose trincee del Carso sono ora incisi su stele di pietra carsica, circondate dal verde e da un silenzio che fa ancora pensare alle bombe.
Lungo il giardino della villa, fra gli ulivi e le rovine del presidio militare, il percorso a tappe dedicato a Giuseppe Ungaretti è una via crucis laica che conduce fino alla cima di una torretta ricostruita in vetro e collocata al centro del parco. È da questo osservatorio che Ungaretti compose le sue poesie sulle prime battaglie della Grande Guerra, combattute sull’Isonzo e a Bosco Cappuccio.
Sono stati Gianfranco Trombetta e Mirella Terraneo dell’associazione “Amici di Castelnuovo” a proporre la realizzazione di un parco tematico dedicato a Giuseppe Ungaretti. E grazie alla disponibilità della famiglia Terraneo, proprietaria della tenuta, e alla concessione dei diritti d’autore da parte della casa editrice Mondadori e dell’erede del poeta, i versi del “Porto sepolto” sono ora impressi nel loro luogo di origine.
Il Parco Ungaretti è un cammino storico, ma anche un percorso artistico: lo scultore Paolo Annibali ha realizzato una statua in bronzo a grandezza naturale del poeta e Franco Dugo gli ha dedicato un ritratto inciso su una grande lastra di metallo.
All’interno della villa, saranno disponibili al pubblico spazi per la fruizione di materiale audiovisivo e per la condivisione di documenti e testimonianze storiche legate agli eventi dell’epoca.
Il “Parco Ungaretti”, progettato dall’architetto Paolo Bornello, verrà inaugurato e aperto al pubblico sabato 18 settembre. Lo presenteranno il critico d’arte Vittorio Sgarbi; Antonio Riccardi, direttore editoriale Gruppo Mondadori; Roberto Molinaro assessore regionale alla Cultura e i membri dell’associazione “Amici di Castelnuovo”.
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Inserito su www.storiainrete.com il 22 settembre 2010