Ad un primo esame visivo, nonostante i danni provocati dall’alluvione del 1966 – “implosione” del coperchio della cassa interna di piombo e strato di detriti sul fondo di questa – lo scheletro dell’Elettrice Palatina e’ apparso in connessione e il corredo con cui venne inumata completo; parte di questo sara’ estratto e avviato al restauro.
Il cantiere e’ stato allestito secondo le direttive dei tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure, d’intesa con la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino, con i responsabili della Soprintendenza per i Beni Architettonici e della Soprintendenza Archeologica Toscana, e rappresentanti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Firenze e dei Rem Museen di Mannheim (Germania) che sono i promotori dell’intera operazione in occasione del 270esimo anniversario della morte dell’Elettrice, che ha lasciato in Germania una profonda impronta.
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Inserito su www.storiainrete.com il 6 novembre 2012