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dal “Corriere della sera” del 28 ottobre 2011
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Ora, grazie all’aiuto determinante di sistemi computerizzati, il codice è stato decifrato, ha annunciato l’Università della California del Sud (Usc). I 75 mila caratteri manoscritti – in parte composti da lettere romane e greche, in parte simboli astratti – descrivono le pratiche iniziatiche di una società segreta tedesca del Settecento. Il Copiale Cipher, rinchiuso in una copertina di prezioso broccato verde ricamato in oro, ora in una collezione privata, rivela i rituali di una comunità affascinata dagli occhi e dall’oftalmologia. Gli esperti che sono riusciti a decrittare il testo – Kevin Knight di Usc insieme a Beáta Megyesi e Christiane Schaefer dell’Università di Uppsala (Svezia) – hanno provato con 80 lingue diverse prima di rendersi conto che i caratteri alfabetici romani erano privi di significato e servivano solo per disorientare i lettori occasionali che non erano autorizzati a capire il significato del testo. Il vero messaggio era contenuto nei simboli astratti. E le prime parole che sono emerse, scritte in tedesco del Settecento, sono risultate: «Cerimonie di iniziazione» e «Sezione segreta».
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Inserito su www.storiainrete.com il 29 ottobre 2011