da Avvenire dell’8 marzo 2014
Il David, custodito dal 1873 nella Galleria dell’Accademia, è protetto da diritti e il suo utilizzo a scopo pubblicitario è subordinato, per legge, al rilascio di un permesso da parte dell’ente titolare, nella fattispecie lo Stato, e al pagamento di un canone. Agli uffici della Sovrintendenza non è arrivata alcuna richiesta ufficiale da parte della Arma Lite.
“La legge dice che la valenza estetica dell’opera non può essere snaturata – spiega il direttore dell’Accademia Angelo Tartuferi -. In questo caso siamo di fronte a un atto, oltre che di cattivo gusto, del tutto illecito”. Nella campagna pubblicitaria della società americana per lanciare il fucile tipo bolt action l’immagine del David è accompagnata dalla scritta A work of art.
“L’immagine pubblicitaria del David armato offende e viola la legge. Agiremo contro l’azienda americana che deve ritirare subito la campagna”. Lo scrive il ministro del Mibact Dario Franceschini su twitter.
“Ci auguriamo che nessuno, né in Italia né all’estero, abbia la tentazione di far diventare la pubblicità del ‘David armato’ uno spot televisivo”. Lo afferma in una nota l’associazione di telespettatori cattolici Aiart. “Bene ha fatto il ministro Franceschini a intervenire – prosegue la nota -. Non si può deturpare un’opera così importante, ancor di più per pubblicizzare un’arma”.
L’azienda americana, che evidentemente non si aspettava una reazione così dall’Italia, ha già fatto scomparire dal suo sito la foto incriminata. Anche se restano tracce on line sia come foto che nelle recensioni sui blog o nelle discussioni nei forum.
La questione andrebbe presa con spirito o almeno indifferenza. La Gioconda e’ stata oggetto di innumerevoli “irriverenze” senza che i francesi facessero una piega.
In Italia si manda al macero il patrimonio artistico reagendo solo con discorsi banali ma ci si indigna per l’immagine del David armato. Mi viene anche da pensare che la causa preponderante dell’indignazione sia la presenza del fucile che provoca reazioni da suffragette isteriche. Critichiamo gli Usa per la loro politica in fatto di armi ma anche qui, come per il patrimonio artistico, ci dimentichiamo che abbiamo eserciti impuniti e impunibili di malavitosi armati. Evitiamo almeno il ridicolo, per favore….
concordo perfettamente con te, Lorenzo. Non fosse stato un fucile (te la ricordi la pubblicità della Ferrarelle con la Gioconda?) nessuno avrebbe fatto una piega…