di Tommaso Caldarelli da Giornalettismo del 29 novembre 2012
CORSA ALLO SPAZIO – In effetti fu la Russia a passare in vantaggio, subito, nella corsa allo Spazio, e gli Usa rimasero al palo. Di qui, il progetto contenuto nel documento “A Study of Lunar Research Flights” di cui si è saputo ben poco fino al 2000, quando un ex dipendente della Nasa, Leonard Reiffel, ha iniziato a parlarne in varie interviste. Come dice oggi l’Huffington Post, questa vicenda ritorna ad ondate cicliche sulla stampa internazionale; domenica scorsa è tornato a parlarne il Mail on Sunday, domenicale del Daily Mail, insieme ad altri media inglesi; anche un veterano astronomo Carl Sagan, morto nel 1996, sarebbe stato coinvolto nel progetto.
TUTTO ANNULLATO – In effetti un lungo documento di 190 pagine, elaborato a Chicago nel 1959, è disponibile fra gli archivi della Difesa americana: tuttavia Wikipedia spiega come il governo americano non si sia mai pronunciato a favore del piano, o abbia mai ammesso un suo coinvolgimento diretto nell’elaborazione del progetto. Il documento in questione afferma che “detonazioni nucleari presso la Luna sono parte di questo rapporto insieme a informazioni scientifiche che potrebbero essere ottenute da queste esplosioni. L’aspetto militare è coadiuvato dalle indagini nell’ambiente spaziale, dai test sui dispositivi nucleare, e dalla capacità delle armi nello spazio”. Insomma, un progetto a metà fra lo scientifico, l’autocelebrativo e il militare: secondo Reiffel, le autorità militari erano “preoccupate da ciò che sarebbe potuto succedere alla Terra se la missione fosse fallita. Gli scienziati erano inoltre perplessi dall’ipotesi di contaminazione della Luna”, e il progetto fu annullato. Reiffel si è sempre detto “molto sollevato” dalla cancellazione del progetto A119.
1958: “e ora tiriamo una bomba A sulla Luna” disse l’US Air Force
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Inserito su www.storiainrete.com l’8 dicembre 2012