di Renato Parascandolo da Articolo21 del 19 maggio 2013
La peculiarità del format stava nel mettere a confronto i materiali di repertorio con le immagini del presente girate negli stessi luoghi, ponendo addirittura la cinepresa nella stessa posizione per mostrare i cambiamenti esteriori avvenuti nel frattempo. Da lì aveva inizio una rigorosa opera di ricostruzione degli eventi coordinata da autorevoli storici come Rosario Villari e Giovanni Sabbatucci, attraverso le testimonianze dei protagonisti del passato e del presente messi a confronto nello studio televisivo da anchorman di chiara fama come Corrado Augias, Michele Mirabella, Marino Sinibaldi e Maurizio Maggiani, conduttori più avvezzi all’approfondimento che a dirimere chiassose passerelle di opinione, o a chiosare filmati già espressivi di per sé.
Il programma, realizzato quasi esclusivamente con mezzi e risorse interni, nasceva anche dalla considerazione che non è possibile ricostruire un intero periodo storico nell’arco di poche ore di trasmissione, tanto meno in una sola puntata, come spesso accade per i documentari di storia. Pertanto, il format de “La storia siamo noi” prevedeva lo svolgimento – nell’arco di un’intera stagione televisiva – di un unico grande tema articolato in cento puntate di un’ora ciascuna, trasmesse ogni giorno dal lunedì al venerdì su RaiUno e RaiTre. Fra il 1998 e il 2002 sono andate in onda quattro serie: “La storia sociale d’Italia dal 1945 al 2000″;” La storia delle città italiane nel Novecento”; “Viaggio nell’Italia del cambiamento”; “L’Italia unita: sviluppo e modernità” per complessive quattrocento puntate (vedi elenco allegato).
Per valorizzare i preziosi documenti audiovisivi raccolti negli archivi della Rai furono realizzati per “La storia siamo noi” anche due grandi affreschi sulla storia d’Italia del dopoguerra”: “Il diario di un cronista”, una summa dell’opera di Sergio Zavoli in cinquantacinque puntate, e “Questo è il mio paese”, una serie in venti puntate delle inchieste di Ugo Gregoretti .
Di quest’articolato e ambizioso progetto che ha coinvolto decine di storici, sociologi ed economisti, e che ha dato la parola a centinaia di protagonisti e vittime della tumultuosa storia recente del nostro paese, è rimasto ben poco nella versione condotta da Minoli se non la durata e la cadenza quotidiana.
Forse troppo poco perché si possa parlare di plagio e di appropriazione indebita (fatta eccezione per i numerosi premi ottenuti per l’ideazione del format) ma abbastanza per capire le motivazioni che sono state all’origine del cambio della guardia a Rai Educational nel 2002: motivazioni espresse autorevolmente dall’allora Presidente della Rai all’uscita di un convengo di Alleanza Nazionale e riportate, oltre che da tutti i giornali, anche dallo stesso Televideo Rai: “Il presidente Baldassarre annuncia che la nuova Rai Educational avrà l’obiettivo di riscrivere la storia dell’Italia, finora raccontata in modo “unilaterale e ideologico”, come quella letta sui libri di scuola. Per questi motivi, spiega, è stata cambiata la dirigenza di Rai Educational, affidata a Minoli. Ci hanno raccontato delle storielle. E’ il momento di fare il punto su tutto questo e la Rai può fare molto”.
Malgrado le sue vicissitudini, “La storia siamo noi”, resta comunque un patrimonio del servizio pubblico che va preservato e fatto fruttare. Il mio augurio è che inizi al più presto una nuova stagione del programma e che i nuovi curatori abbiano riguardo per la sua ispirazione originaria.
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Il sommario de “La Storia siamo noi” (1998 – 2002)
I serie: Storia sociale d’Italia: 1945-2000
SUD In Basilicata una nuova America? • Il bianco e il rosso • Rivolta e rivoluzione • La lontananza • Cuore della Sardegna
NORD Là dove scorre il Po • Una città da dimenticare? • Miracolo a Nord-Est • La città dei servizi? • Dopo la Fiat
CERCO CASA Senza tetto né legge • Case per il popolo • Il partito del mattone • Paesaggio con case • Una casa diversa
I FRUTTI DELLA TERRA Dalle lotte contadine alle “quote-latte” • E il paese dei contadini? • Grande fuga • Dalle braccia al trattore • Dalla terra al mercato
DISASTRI Il fuoco • L’acqua • La terra • L’aria • Il sangue
DONNE Donna nuova • Donna che lavora • Immagine della donna • Violenza sulla donna • Documenti – Melissa • Donne che amano • Documenti – Bisaccia
FABBRICA Fabbriche che muoiono • Una fabbrica a misura d’uomo • Acciaio di Stato • Fabbriche e malattia • Dalla catena alla fabbrica integrata
CREDERE Religiosità popolare • I preti • Gli ebrei • Gli evangelici • L’Islam
LO SPORT Eroica domenica • In bicicletta • Pugni di rabbia • Uomini e motori • Lo sport di tutti
LA CULTURA POPOLARE Ballando ballando • Gran varietà • Miti in pellicola • I giorni della radio
LA SCUOLA Non è mai troppo tardi • A scuola in maniera diversa • Scuola privata, scuola pubblica • “Abbasso la squola!” • Riforme e okkupazioni • Lingue dialetti
4.5 Storia Multimediale dell’Europa 115
LA FAMIGLIA Famiglia e società • Padri, madri e figli • I diritti della famiglia • Invece della famiglia • Dalla parte dei bambini
EMIGRAZIONE Passaggio a Nord • Orizzonti d’Europa • America lontana e bella • Tornando a casa • Italia terra promessa?
BENESSERE Miracolo economico • I luoghi del consumo • Mangiare e bere • Tutti in macchina • Gli anni dello spreco
IL LAVORO Il lavoro impossibile • Padroni o imprenditori • I conflitti del lavoro • Il lavoro sommerso • Disoccupazione e nuovo lavoro
LA SALUTE Le malattie degli italiani • La salute degli italiani • In ospedale • Medico e paziente • La mente malata
LA MOBILITÀ Andiamo a lavorare • L’Italia più corta • Attenti al treno • Il viaggio si fa breve • Viaggiatori per diletto
MEDIARE Leggere • Telefonare • Giocare • Manifestare • Scrivere
L’ITALIA NEL MONDO L’Italia e l’Alleanza atlantica • L’Italia in Europa • Il sogno dell’oro nero • La parabola dell’atomo • Giubileo
LO SVILUPPO Burocrazia • Pubblicità italiana • Paghi o evadi? • L’unità sindacale • Punizione o riabilitazione?
IL PRESENTE Fate luce • Patrimonio artistico • Lavoro minorile • Pillola • Gli italiani e il denaro • Volontariato • Sul col- le più alto • Carbonia
II serie: Storia delle città italiane nel Novecento:
A che serve la patria? • A chitarre spiegate • A scuola si cambia? • Un’anima di carta • I bambini ci guardano • Barbera e champagne • Bici e bicipiti • La bottega delle notizie • Calci, soldi e sentimenti • Cantanapoli • Canzoni d’autore • Che fine ha fatto il cinema? • Cinema – verso Sud • Comperare le notizie • La fabbrica del gusto • La fatica di crescere • Genova – la città vecchia • Genova – ritorno al mare • Genova per loro • Gioia Tauro – promesse e scommesse • Guarda che mare • Italiani in scena • Lavori vecchi e nuovi • Leggere, vale la pena? • Mi viene da ridere • La mia banda suona il rock • Il paese del bel canto? • Pane e companatico • Il peso degli anni • Il ponte sullo stretto – tra Scilla e Cariddi • I poveri vanno in corriera • Reggio Calabria – la rabbia e la rivincita • Roma – l’anticittà • Roma – la città del cinema • Roma – la città multietnica • Roma – la città storica • Roma – la doppia capitale • Roma e il lavoro • Milano I • Milano II • Milano III • Lo schermo delle illusioni • La televisione del futuro • Tende, conventi e casolari • Tifosi, fanatici o sportivi • Torino I • Torino II • Torino III • Venezia I • Venezia II • Venezia III • Trieste – alla frontiera • Trieste – essere e benessere • Trieste – mitteleuropa • Napoli I • Napoli II • Napoli III • Palermo I • Palermo II • Palermo III • Uomini nel pallone • Vestirsi per essere o per sembrare? • Vivere con gli altri • Volare al cinema.
III serie: Viaggio nell’Italia del cambiamento
Lo spazio ci guarda • Navigando tra i pianeti • Missione umanità • Braccianti e navigatori • Terra di miraggi e passaggi • La fabbrica dimezzata • Terre in adozione • Azzardi a ponente • Un piolo in mezzo al mare • Il petrolio una maledizione necessaria • Luci e ombre nella città dei sassi • Prima e dopo la FIAT • La capitale della seta • Una valle dai due volti • Guarda che neve!• Grand hotel val Pusteria • Terra di Cramarz • Di ca e di là da l’aga • Esercizi di legalità • Monti “ballerini” • È tornato Galileo • Nel mare di Siena • Il cervellone in moto • Dalla mandorla alla rete • Sicilia: c’è anche il mare • Il ponte e poi ? • Il Nord-est produce a Est • Il mitico Nord-est • Nord-est: la fabbrica dei campioni • Alla fine del Po • Eppur si muove • Al centro del- l’Occidente • La porta sul Mediterraneo • La valle dei tempi perduti • Le parole sono pietre • L’Abruzzo dei parchi • Il Nord-est del Mezzogiorno ? • Una provincia a metà del guado • Terra di lavoro • La città del parco • La colonna dell’ospitalità • La porta d’Oriente • La città dei lavori • Le seduzioni del consumo • La megalopoli padana • Passaggio a Nord-ovest • Il valore del gusto • In mezzo ai monti e dentro l’Europa • Una terra riconquistata • Un abbraccio tra terra e mare • Sotto la terra “amara” • Il Lazio di Roma • Terra di nessuno • Operai a Sud • Una parigina a Pesaro • Campanili globali • Anime del porto • La forza della lana • L’arte della memoria • C’è un libro nel computer • Barbagia: donne e pastori • Nuraghi di latta • Sassari: fiore di pietra • La casa cosmica • I profeti della scienza • Il made in Italy nello spazio • Storie e memorie • Ai confini delle generazioni • Cooperare o competere ? • Tutto il mondo è un teatro • Quando cadono le ciminiere • Il tesoro del poverello • Storia di un cambiamento.
IV serie: Italia unita: sviluppo e modernità
I colori dell’Italia • L’Italia nell’età delle insurrezioni • 1848: l’anno dei miracoli • Le premesse dell’Unità • La breccia di Porta Pia • Difficile avvio dello Stato unitario • Libera Chiesa in libero Stato • Primo bilancio dell’unificazione • Orfani di madrelingua • La nazione all’opera • La politica delle parole • Tra liberismo e protezionismo • Il decollo industriale • L’Italia agricola • L’emigrazione transoceanica • La crisi del ’29 e l’intervento dello Stato • La ricostruzione • Cose nuove nell’Italia di fine Ottocento • Giolitti, i cattolici e i socia- listi • Dal dolore alla protesta – La nascita del sindacato • Il sistema sanitario • I servizi di urbanizzazione • Poste e telecomunicazioni • Città industriali e aree metropolitane • Lo sviluppo di Roma • Le città d’arte • Sulle strade d’Italia • Il sistema ferroviario • La navigazione italiana • Il “bel suol d’amore” • La nazione in grigioverde • L’Italia e la “bella epoca” • La fabbrica della guerra • 1915: il maggio radioso • Da Caporetto alla vittoria • La crisi dello Stato liberale e la nascita del fascismo • Regime autoritario di massa • Il regime fascista e la seconda guerra mondiale • 1925-1945: l’abisso e la speranza • Nemici liberatori • Imparare la pace • La ripresa democratica • Nascita della Repubblica • La costituzione • La trasformazione economica • La trasformazione sociale • La cultura dello sviluppo • Al cuore del “miracolo economico” • L’evoluzione del costume • Dal 18 aprile al primo centrosinistra • Il mondo cattolico e la Chiesa conciliare • L’Italia e il quadro internazionale • Il cammino dell’Europa