Elisa Ignazzi su
Nascosta sotto metri cubi di terreno, è venuto alla luce il perimetro di una villa dotata di sale di ricevimento, terme e colonnati. Nella sala principale è ancora visibile, perfettamente conservato, un pavimento con preziosissimi intarsi di marmi policromi, provenienti dalle cave del nord Africa. Lo splendore di questo ambiente, di altri due con pavimento mosaicato e le grandi dimensioni dell’intero complesso, hanno fatto pensare ad una villa imperiale e, per la geografica dei ritrovamenti, il collegamento con Vespasiano è stato facile. L’imperatore infatti nacque nel 9 d.C. nel villaggio reatino di Falacrinae (l’odierna Cittareale) da una famiglia di modeste origini. Da giovane si dedica alla pastorizia, prima di intraprendere una valorosa carriera militare che lo porta a Roma, dove regna dal 69 al 79 col nome di Cesare Vespasiano Augusto.
Con lui inizia la dinastia Flavia che garantirà all’Impero un’era di straordinaria sicurezza, ponendo fine a un periodo d’instabilità e devastazioni seguito alla morte di Nerone. Svetonio infatti scriverà: «…per tutta la durata del suo impero, non ritenne nulla più importante del consolidare lo Stato quasi umiliato e vacillante, e poi di abbellirlo (…) Realizzò anche nuove opere: il Tempio della Pace vicino al Foro e quello del divino Claudio sul Celio (…) inoltre l’Anfiteatro al centro della città…». Poco distante dagli scavi della villa sono stati ritrovati anche i resti dell’antica Falacrinae, grazie ad un’antica pietra con iscrizione romana del periodo repubblicano, ritrovata più di dieci anni fa da un contadino della zona. L’iscrizione incisa sulla pietra è un’ode che celebra la partecipazione di un abitante di Falacrinae alle guerre sociali del 91-89 a.C., il conflitto che oppose i Romani agli Italici.
Gli archeologi vogliono essere ancora cauti sulla recente scoperta, ma l’epoca, il luogo, l’unicità degli ambienti della villa e il fatto che non ce ne siano altre nei dintorni, tutto lascia pensare a una residenza appartenente alla dinastia dei Flavi.
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Inserito su www.storiainrete.com il 12 agosto 2009