di Federico Pagi dal
Una conferma di questo dato di fatto (evidente e a ben vedere pure logico) ci arriva – con tutti i crismi della scienza – da un recente studio pubblicato su Nature, forse la più autorevole rivista scientifica del pianeta. Il risultato lascia poco adito a dubbi di sorta: i greci moderni discendono – con leggere variazioni – dalle antiche popolazioni micenee e minoiche, ossia le etnie di cui cantano le gesta i poemi omerici. La ricerca, più in particolare, è stata condotta da una nutrita squadra di accademici: genetisti, archeologi, paleoantropologi, classicisti ecc. di università americane, tedesche, turche e greche. L’esperimento è stato realizzato attraverso l’analisi del Dna di 19 scheletri rinvenuti a Creta, nella penisola ellenica e nell’Anatolia occidentale. Questo Dna è stato poi confrontato con quello di un campione di circa 2 mila greci moderni. Le somiglianze genetiche sono, in questo senso, inequivoche.
Questo studio, quindi, non contraddice solo le fantasie anti-identitarie (e anti-storiche) dei mondialisti del cosmopolitismo militante e pseudo-scientifico, ma fa giustizia anche di viete teorie a cui, invero, gli accademici avevano smesso di credere ormai da anni. Così spiega George Stamatoyannopoulos, genetista presso l’università di Washington e tra i partecipanti alla ricerca: «Da più di un secolo circolano idee controverse sulle origini dei greci. C’è l’ipotesi dell’Atena Nera, secondo cui la civiltà classica avrebbe origini afroasiatiche. E c’è l’ipotesi dello storico tedesco Fallmerayer, che nel XIX secolo scrisse che i discendenti degli antichi greci si erano estinti nel medioevo». Senza contare poi le tesi “nordiciste” che pretendevano che i Greci traessero origine da vetusti e arcani popoli germanici. Niente di tutto ciò: stando ai risultati dello studio di Nature, i quali confermano in buona parte le tesi della nota indoeuropeista Marija Gimbutas, i pastori e guerrieri neolitici che abitavano le steppe caucasiche e l’antica Anatolia migrarono nell’Egeo per fondare una delle più grandi civiltà dell’età antica. E i greci moderni sono, dati genetici alla mano, i diretti discendenti di questa gloriosa civiltà.
Insomma, se ancor oggi possiamo incontrare – tra la gente che affolla le piazze di Atene e Salonicco – i volti di Socrate e Leonida, non è per puro caso o per un’insondabile illusione ottica, ma proprio perché i legami di discendenza tra antichi e moderni popoli d’Europa non sono stati spezzati. Non ancora, perlomeno.
Concordo sul fatto che apparteniamo tutti allo stesso luogo “genetico”, da un antica civiltà situata tra l europa e l asia, ma che in circostanze ed ambienti diversi ci ha diversificati. Sono state trovate delle prove della nostra destinata concatenazione genetica, una triskele, che ritroviamo nei popoli italici nel centro europa e nel mediterraneo. Come siciliano, ho scoperto di provenire da un altra città sempre nell isola che mi riporta a Siracusa, tramite la ricerca genealogica, con la quasi certa appartenenza alla stirpe ellenica di tipo dorico. Gli Elleni non greci, vivono ancora nel sud italia ed in varie colonie in francia, spagna e oltre il mar nero. Puntualizziamo che preferisco ardere vivo, piuttosto che dire che la Macedonia sia ellenica. Ci hanno solo rovinato!!!
CERTO SIG.DANNY,SONO D’ACCORDO CON LEI, ANCHE SE LE MESCOLANZE NEL SUD SONO STATE TANTE , ARABE , GRECHE , NORMANNE, BIZANTINE ,ANGIOINI, ECC…D’ALTRA PARTE ANCH’IO POTREI DIRE CHE I MIEI ANTENATI PROBABILMENTE ERANO GLI ETRUSCHI, DATO CHE VIVO IN TOSCANA .. SALUTI, BRUNO .
P.S. PER IL SIG. DANNY: VORREI AGGIUNGERE QUANTO CITATO DALL’AUTORE DELL’ARTICOLO:
“i legami di discendenza tra antichi e moderni popoli d’Europa non sono stati spezzati. Non ancora, perlomeno.”
LEI E’ D’ACCORDO ? E HA CAPITO COSA VOGLIO SOTTOINTENDERE ? SALUTI, BRUNO .
Certo sig. Bruno, avevo già preso in considerazione quella frase. Certo non si ha di credere che i vecchi legami si siano spezzati. Sono d accordo con lei ed ho compreso il suo punto di vista. L Etruria era grande sia come territorio che come cultura. Comprendeva Liguria, Toscana, Emilia Romagna ed Umbria. La loro cultura stranamente, assomigliava molto a quella ellenica. Alfabeto comprendava molte somiglianze tranne l eliminazione di alcune lettere da loro non usate. I miei avi li chiamavano Tirrenoi. Alla prossima un saluto.
Buongiorno,
Ho letto l’articolo.
Ho letto in Wikipedia che il nome ‘greci” fu usato per la prima volta nell’800 per distinguere le popolazioni dell’Impero Bisantino.Questo viene citato in un concilio a Firenze.
Sempre, stessa fonte, il nome Heleno significolaico, non cristiano.
Poi i confini che vengono citati corrispondono ai confini della popolazione Ilirica, per ciò non mi stupisco che DNA è la stessa.
Io sono certa che gli abitanti greci di oggi sono gli stessi uguali agli albanesi.
Nelle cartine di vecchia data non viene citato uno stato greco come viene citato Ilyria , Epiri, Vorio, Morea.
Le nuove formazione degli stati ha portato questa distinzione del popolo Ilirico.
Visto le fonti, concilio di Firenze dell’800 , visto i confini mostrati che corrispondono agli Iliri, visto che penisola Balcanica si chiamava Ilyria,visto l’alfabeto di 36 lettere degli Albanesi, visto le parole monosillabe anche nella lingua in uso , come mai tutto si presenta con un altro nome e non qello che viene citato nelle cartine antiche?
La mia e solo una domanda visto ciò che risulta da wikipedia.Grazie