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dal Corriere della Sera del 18 febbraio 2009
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POLEMICHE E MISTERO – La querela ha destato scalpore e riacceso vecchie polemiche su dove si trovino i resti del mitico guerriero. Geronimo, l’ultimo capo pellerossa ad arrendersi nel 1886, dopo che per anni 5 mila giacche blu gli avevano dato invano la caccia, morì di polmonite a 79 anni a Fort Sill. Nel frattempo, era diventato una icona americana: aveva preso parte a vari spettacoli sul selvaggio west, era stato invitato dal presidente Teddy Roosevelt a sfilare a cavallo alla sua inaugurazione nel 1905, e sarebbe assurto persino a mascotte dai parà che si sarebbero paracadutati gridando il suo nome. Secondo il pronipote, era tuttavia rimasto un prigioniero di guerra, e lo confermerebbe il fatto che in parte i suoi resti giacciono in un apposito cimitero, sotto una piramide di pietre. Ma non tutti i resti, protesta Harlyn Geronimo. Nel 1918 il suo teschio sarebbe stato trafugato dall’Ordine teschi e ossa degli studenti dell’università di Yale, su iniziativa, tra gli altri, di Prescott Bush, il nonno del presidente W. Bush. Lo dimostrerebbe una lettera di Winter Mead, membro dell’Ordine: «Il teschio di Geronimo il terribile, da noi tolto dalla tomba di Fort Sill, è nella nostra sede». Bush padre e Bush figlio, aggiunge Harlyn Geronimo, ne sarebbero al corrente, ma sono tenuti al segreto. «Il bisnonno voleva essere sepolto dove nacque, nel Nuovo Messico – ha affermato – il suo spirito vaga irrequieto».
«È UNA LOTTA TRIBALE» – La querela Harlyn Geronimo l’ha sporta a Washington, al Club della stampa, tramite l’avvocato Ramsey Clark, l’ex ministro della giustizia del presidente Johnson, un liberal famoso per avere difeso i tiranni iracheno Saddam Hussein e jugoslavo Slobodan Milosevic. Il pronipote del capo Apache, un eroe della guerra del Vietnam, di professione scultore e attore, si è presentato ai media con gli ornamenti dello stregone, la bandana e gioielli pellerossa. Ha sollecitato Obama e il ministro Gates a riesumare i resti del bisnonno per fare luce sul mistero che li circonda. Ma secondo gli storici del west, la questione non è così semplice. Ha dichiarato uno di loro, Towana Spivey: «In base alla legge, sono gli Apache a dovere decidere che cosa fare. Ed essi sono divisi. I discendenti del gruppo che si arrese con Geronimo e si stabilì in Oklahoma non vogliono che la tomba venga toccata. Al contrario, gli Apache Mescaleros, radicati nel Nuovo Messico, cui Geronimo apparteneva e cui appartiene il suo pronipote, insistono per spostarla. È una lotta tribale».
Ennio Caretto
18 febbraio 2009
Proprio così. Vedi qui:
http://storia-controstoria.org/governo-ombra/skull-bones-la-societa-segreta-di-yale/